Trump e la “scure” dei dazi

Trump e la “scure” dei dazi

Dopo i dazi di Trump le borse di tutto il mondo vanno a picco. Mettiamo un po’ di ordine nelle idee e cerchiamo di capire cosa sta accadendo sul piano della guerra monetaria a livello globale in modo tale da comprendere anche lo scontro sul piano commerciale, altrimenti avremo sempre una visione distorta per colpa delle informazioni di regime.

La fine del petrodollaro

Il mondo multipolare, con il processo di dedollarizzazione ormai in fase avanzata, sta praticamente azzerando l’utilizzo del dollaro come moneta di riferimento per gli scambi commerciali. Gli Stati Uniti hanno fatto esplodere il loro debito pubblico, che a dicembre 2024 ha toccato i 36.200 miliardi di dollari, raggiungendo cifre assurde, fuori controllo e ormai ingestibili. In sintesi, i globalisti guerrafondai — attraverso il loro Deep State — hanno portato gli USA alla bancarotta, gestendo la politica americana e utilizzando il popolo statunitense come braccio armato per imporre il Nuovo Ordine Mondiale… purtroppo per loro ormai fallito!

America First

Pertanto bene sta facendo Trump nel rivedere al rialzo i dazi in modo tale da riequilibrare gli scambi e il disavanzo commerciale con gli altri Paesi per far ripartire l’economia interna e per tutelare il mondo del lavoro e della produzione americana, tutto in linea secondo il suo motto “America First”, cioè prima l’America. Una politica commerciale che avremmo dovuto applicare anche noi quando ebbe inizio la globalizzazione dopo la caduta del muro di Berlino.

Uomini come Prodi, Dalema e Draghi giusto per citarne alcuni, se non avessero tradito e svenduto l’Italia, avrebbero dovuto tutelare con i dazi le nostre aziende e i nostri prodotti dall’invasione di merci a basso costo provenienti soprattutto da quella Cina fatta diventare grande dagli stessi globalisti per destabilizzare l’Occidente e in particolar modo il nostro Paese particolarmente manifatturiero. Oggi purtroppo abbiamo un’Italia in macerie dal punto di vista produttivo, perché governi e politiche scellerate hanno distrutto migliaia di aziende italiane e partite IVA, attuando un vero e proprio “genocidio economico”.

L’incubo della bancarotta

In pratica Trump non ha nessun’altra scelta dato che il debito pubblico non lo si può più sostenere attraverso il dollaro globalizzatore e il suo signoraggio planetario quindi per salvare gli Stati Uniti dalla bancarotta non gli rimane altra scelta se non quella di far riprendere l’economia interna in modo tale da dare un vero valore ad un nuovo dollaro americano che abbia alla base una ricchezza reale a differenza di quello attuale che è praticamente solo carta straccia. Dopo l’attuazione dei dazi ha dichiarato: Faremo pagare quello che gli altri ci tassano.

Reciprocità significa che faremo agli altri quello che fanno a noi, è molto semplice… li tasseremo la metà di quello che ci tassano… l’Ue ci fa pagare il 39% e noi imporremo dazi al 20%”, a questo punto possiamo dire che è stato anche magnanimo. Per Israele le tariffe saranno del 17%, per il Brasile al 10% (Tutto Il mondo) ci ha rubato per 50 anni ma non accadrà più. Questa sarà l’età dell’oro dell’America.”, su questo punto non sono d’accordo con il suo pensiero in quanto gli USA attraverso l’egemonia globale del dollaro (moneta debito) hanno tratto enormi profitti da signoraggio a livello planetario. In conclusione afferma giustamente: “Se volete dazi zero, venite e produrre in America”

La posizione dell’Italia

Purtroppo noi italiani momentaneamente siamo collocati dalla parte sbagliata della barricata pertanto ci toccherà ancora soffrire. Sicuramente i dazi americani metteranno anche a dura prova la nostra già provata economia, ma la colpa è solo esclusivamente dell’Unione Europea (con le sue folli politiche a visione globalista) e anche dei nostri politicanti che hanno permesso che tutto ciò accadesse, senza nessuna difesa del made in Italy.

In pratica Trump sta operando su più fronti:

1) Spostare nuovamente il conflitto dal piano militare a quello economico monetario

2) Rivitalizzare l’economia interna

3) Dare valore sottostante ad un nuovo dollaro USA

4) Riprendere il controllo geopolitico di quegli asset strategici funzionali alla guerra commerciale come ad esempio il canale di Panama

5) Abbattere lo sperpero di denaro pubblico attraverso il lavoro messo in atto da Elon Musk con il DOGE ( sicuramente l’azione più significativa realizzata dal DOGE è stata quella di chiudere l’USAID, l’ente che finanziava non solo negli USA ma anche in tutto il mondo, la diffusione dei dis-valori globalisti )

È necessario un cambio di rotta

Pertanto se vogliamo salvarci quanto prima dall’ulteriore disastro al quale ci vogliono condurre i globalisti luciferini, l’Italia dovrebbe cambiare rotta riprendendo quel suo importante ruolo che gli spetta di diritto per tradizione storico-culturale e spirituale come Paese di congiunzione tra Russia e Stati Uniti.

I globalisti sanno benissimo che se l’Italia si dovesse liberare dal loro giogo le loro ultime speranze di sopravvivenza svanirebbero immediatamente, per tale ragione il Deep State a trazione “anglo-kazaro” sta facendo di tutto per tenersi sotto controllo la loro colonia più importante e cioè appunto l’Italia.

Coincidenza che il Re Carlo III d’Inghilterra e sua moglie Camilla il 9 aprile stanno venendo in Italia dove è stato già fissato l’incontro in Parlamento?

Io credo proprio di no…sicuramente verranno ad imporre i loro diktat. Auguriamoci per tutti noi che ci sia uno scatto di orgoglio da chi per ora ha in mano le redini del nostro amato Paese per far sí che agiscano per il bene del popolo italiano e non per gli interessi dei globalisti.

Cosimo Massaro

05/04/2025
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